Un conflitto tra valori e visioni del mondo differenti si sta combattendo in Europa; a volte è
più rumoroso, a volte meno. Si tratta della battaglia tra europeisti ed euroscettici.
Mettere tra parentesi le reazioni più immediate e rumorose è però necessario per far emergere le reali ragioni del conflitto, il nocciolo più duro e vero della questione. Quello in corso è, infatti, lo scontro/incontro tra due visioni all’apparenza inconciliabili riguardo al significato della democrazia, ai compiti dello stato e delle istituzioni pubbliche, al ruolo che l’Unione Europea dovrebbe rivestire nel prossimo futuro per tutto il continente e oltre.
Se ci limitassimo ad una campagna del fango contro una delle parti belligeranti, considerando ad esempio i primi solo un gruppo di disincarnati utopisti o i secondi come una massa di nostalgici dei bei tempi andati in cui vigeva l’assoluta sovranità nazionale, perderemmo tutti quanti l’occasione per una più profonda comprensione reciproca, e probabilmente anche l’occasione per individuare soluzioni innovative.
È proprio questo ciò che, al contrario, vuole raggiungere il nuovo progetto in cui DEMOSTENE Centro Studi è impegnato, in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Società, Studi sull’uomo (Università del Salento) e ad altre associazioni che operano in vari Paesi europei: Mellem Education (Danimarca), Kreisau-Initiative (Germania), Inter Alia (Grecia), Community Development Association (Ungheria).
“Restorative Circles for Citizens in Europe”, cofinanziato nell’ambito del programma Europa per i Cittadini della Commissione Europea, intende infatti utilizzare la metodologia dei restorative circles per attivare un dialogo profondo e significativo tra queste due parti della società civile, aiutare a comprendere le reciproche ragioni, gestire il conflitto attraverso strategie di tipo dialogico e democratico.
Un progetto che avrà il suo inizio proprio in Italia, a Lecce, dove in una cinque giorni (dal 9 al 13 ottobre prossimi) si ritroveranno 27 professionisti, psicologi e sociologi, per apprendere la metodologia e organizzare i successivi circles, che in Italia si svolgeranno a Milano e a Lecce nel corso del prossimo anno. I professionisti/formandi saranno guidati in questo cammino innanzitutto da Kay Pranis, docente e ricercatrice statunitense tra i leader mondiali di peacemaking cirlces. Sarà lei ad introdurre i partecipanti alla metodologia, la sua storia, i suoi valori, le sue tecniche. La formazione proseguirà quindi attraverso alcuni laboratori pratici e organizzativi facilitati da Boróka Ganyu e Krisztina Galgóczi, esperte di risoluzione dei conflitti (psicologici e comunitari) attraverso attività performative e circoli dialogici. Sono proprio loro, Boróka e Krisztina, ad averci contattati nelle primissime fasi di ideazione del progetto, un progetto che ora, proprio con il training a Lecce, è ufficialmente al nastro di partenza.
Per l’Italia, e per la nostra associazione, parteciperanno al progetto: Alessia Rochira, Carlo Pistoni, Davide Boniforti, Evelyne De Simone, Francesco Piccolo e Marika Petruccelli. A loro e a tutto il gruppo di formandi, formatori, facilitatori e coordinatori del progetto va il nostro più grande in bocca al lupo!
Qui potrai trovare l’agenda con i temi affrontati durante il training e una breve descrizione dei laboratori; qui invece la guida introduttiva preparata da Kay Pranis sulla filosofia e la pratica dei restorative circles.
Clicca QUI per l’infopack.
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