di Emanuele Murra

Chi, guardando da bambino ad una mappa del mondo, magari quella appesa nella propria scuola elementare, non è rimasto meravigliato nel vedere quanto grande fosse la Russia? Nei mappamondi “politici”, che caratterizzano ogni stato con un colore diverso, la Russia produce un monocolore da far impallidire il mosaico degli stati europei, ma che non ha rivali neanche nei paesi asiatici che si trovano al suo confine meridionale.

La Russia, una nazione più grande dell’Africa intera! Un’estensione che insieme al Canada e agli Stati Uniti raccoglie praticamente la metà delle terre emerse.

Forse saranno ora gli adulti a meravigliarsi di aver inconsciamente introiettato sin da bambini un’immagine del mondo completamente sbagliata.

Googlando “mappa del mondo”, o utilizzando le infinite app esistenti, molti in realtà troveranno conferma alle proprie impressioni giovanili, ma i più accorti scopriranno accanto alle tante mappe “confermative” alcuni disegni “stonati”. Probabilmente scorgeranno qualche mappa che utilizza la proiezione di Peters invece della più diffusa proiezione di Mercatore. Scopriranno così come l’Europa sia molto più a nord e molto più piccola di quel che solitamente si crede, e l’Africa sia insolitamente lunga e grande.

Mercatore, un cartografo del XVI secolo, disegnò la sua mappa ad uso dei navigatori europei che per stabilire con sufficiente precisione la loro rotta avevano bisogno di una mappa che conservasse una corretta proporzione tra gli angoli. Non è infatti possibile riportare la terra (sferica) su un foglio (piatto) mantenendo gli stessi rapporti tra angoli, distanze e superfici. Ogni proiezione deve sacrificare l’esattezza di uno per l’altra, o costruire un difficile equilibrio tra di essi. La proiezione di Mercatore, per realizzare una mappa “conforme” (e cioè che conservasse la corretta proporzione tra gli angoli) ha il difetto di sopravvalutare l’estensione delle terre vicino ai poli. Motivo per cui, dato che l’emisfero boreale ha molte più terre emerse vicino ai poli rispetto a quello australe, le nazioni più sono vicine al polo nord, più sembrano (erroneamente) grandi.

Un po’ di numeri? La Russia, che nella proiezione di Mercatore da sola sembra poter contenere l’intera Africa, è in realtà estesa poco più di 17 milioni di km² a fronte degli oltre 30 milioni del continente nero. Per chi avesse bisogno di visualizzare, ecco ora un sito web che fa al caso vostro: www.thetruesize.com  che, partendo dalla proiezione di Mercatore, vi permetterà di sovrapporre le varie nazioni del mondo e restare stupiti del confronto diretto tra zone geografiche non attigue. Provare per credere: spostate la relativamente piccola Etiopia sul Canada e scoprirete come la sua estensione sia equivalente a quella dell’intero Quebec, o ancora muovete l’India sulla Russia. Se preferite, mandate alla deriva l’Australia per il globo terra-acqueo: le sorprese non finiranno!

 

Ma perché è importante aprire gli occhi su questa impossibile estensione del Nord del mondo? Perché essa veicola in maniera subdolamente inconscia un’idea di grandezza e di centralità dalle quali la civiltà occidentale ha ancora molte difficoltà a liberarsi. L’Africa, il Sud America, quella parte d’Asia che si estende nei pressi dell’equatore, rappresentano la fetta più importante del nostro mondo. È la parte del pianeta che conserva maggiore biodiversità, più risorse naturali, dove vive la maggior parte degli esseri umani sotto i 40 anni… nonostante ciò questa area è anche quella più povera e con minor peso sulle decisioni internazionali riguardanti presente e futuro del mondo.

Di “giustizia spaziale” si è cominciato a parlare solo di recente e anche la filosofia politica, trattando questioni di giustizia, è stata praticamente cieca al problema dei luoghi. Persino l’opera di Rawls, per molti versi tra i più compiuti tentativi di produrre una teoria egualitaria e democratica della giustizia, sottovaluta il valore della distribuzione spaziale degli esseri umani come elemento produttivo e riproduttivo di diseguaglianza e ingiustizia. Eppure, il luogo in cui ci si trova a nascere e vivere è tra gli elementi della “lotteria naturale” che maggiormente condiziona la nostra esistenza e le nostre opportunità di sviluppo umano.

Le ingiustizie e le diseguaglianze tra le nazioni della terra sono molte e vanno affrontate con decisione. Forse, dato il poco sforzo che richiede, si potrebbe cominciare con l’assegnare ai Paesi del Sud del mondo il loro giusto spazio almeno sulle cartine geografiche.

La proiezione di Fuller, che rispetta la maggior parte dell’integrità proporzionale relativa della carta sferica

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